Chiamato spesso con il suo acronimo BBS, è un computer che consente agli utenti esterni di collegarsi utilizzando una linea telefonica per accedere a servizi di messaggistica e di condivisione di file. È un sistema che nacque negli anni Settanta e che è stato il pioniere degli interscambi telematici amatoriali. Al giorno d’oggi si utilizza questo acronimo anche per identificare i newsgroup, i guestbook e i forum presenti in rete.
Nel lontano 1977 Christensen e Suess, iscritti all’Università di Chicago, crearono un programma che consentiva di trasferire file tra diversi PC e lo chiamarono MODEM. L’anno successivo furono sempre loro a inaugurare il Computer Bulletin Board System con un sistema, chiamato BBcode, che permetteva ai computer di trasmettere messaggi e di archiviarli. Questi programmi vennero diffusi dai loro creatori con quella che all’epoca era la forma convenzionale per la diffusione di software, ossia l’open source. Ma il primo, vero BBS della storia nacque nel 1973 con il nome di Community Memory, a cui si accedeva con un modem a 110 baud, seguito da AGHUsa e da CBBS nel 1978, il primo caso in cui si possa parlare di un vero servizio distribuito.
Negli primi anni Ottanta le comunicazioni via modem erano decisamente lente, fino a quando nel 1985 venne introdotto il primo modem a 1200 bps, che rese le comunicazioni più agevoli e incrementò la popolarità dei Bulletin Board System. Inizialmente, le informazioni erano in formato ASCII; successivamente con la nascita del formato .gif venne introdotta anche un po’ di grafica, che incise sulla banda tanto da rendere necessario lo sviluppo di modem sempre più veloci.
La popolarità dei BBS crebbe ulteriormente quando le reti BBS permettevano agli utenti di superare i limiti di un’area geografica circoscritta e di scambiare messaggi anche con iscritti ad altri BBS, scambi che solitamente avvenivano durante le ore notturne, quando le connessioni telefoniche erano più economiche. Le reti BBS diedero agli utenti l’impressone di essere collegati a un unico, grande BBS a diffusione planetaria che racchiudeva in sé la somma degli utenti di tutti i BBS. Fidonet è il nome della prima rete di questo tipo, che raggiunse il traguardo strabiliante, per l’epoca, di decine di migliaia di BBS connessi. Tante furono le reti che nacquero su sua immagine e somiglianza, di dimensioni inferiori ma magari specializzate in determinati argomenti.
Nel nostro paese il primo BBS a diventare un nodo della rete Fidonet fu un BBS gestito da Giorgio Rutigliano, che connesse l’Italia con una delle più importanti reti BBS a livello internazionale. La popolarità di questi sistemi iniziò a calare a partire dalla metà degli anni Novanta, ma alcuni sono ancora collegati ed accessibili agli utenti utilizzando un semplice browser. Al pari di tanti altri metodi di comunicazione allargata, anche i BBS sono stati utilizzati per la distribuzione di materiale pornografico e di software pirata ed alcuni erano strutturati in modo da offrire diversi livelli che consentivano solo ad alcuni di accedere al materiale pornografico o illegale, spesso a pagamento.
Questo fu all’origine di quello che venne definito l’Italian Crackdown, un’operazione di polizia avviata dalle procure di Pesaro e di Torino che portò al sequestro e al blocco di tantissimi nodi BBS, senza però eseguire delle attente verifiche sul materiale contenuto al loro interno ma bloccando indiscriminatamente qualsiasi BBS anche solo lontanamente collegabile con la diffusione di questo materiale. Questa operazione porto a due risultati
-Molti nodi ‘puliti’ vennero chiusi, con conseguente limitazione delle potenzialità della telematica italiana.
-Tanti di coloro che distribuivano o scambiavano materiale illegale ebbero il tempo di ripulire i propri siti, facendo sparire qualsiasi contenuto compromettente.
Il clamore suscitato da questa operazione venne ulteriormente alimentato dalla stampa, che continuò a diffondere articoli infamanti sulle reti BBS, alcuni dei quali assolutamente infondati soprattutto dal punto di vista tecnico. La grande visibilità negativa che ebbero le reti BBS portò a un ulteriore indebolimento del sistema di reti BBS italiane, che coincise inoltre con l’inizio della diffusione di internet. Oramai i BBS sono diventati una reliquia del passato e sono stati in gran parte sostituiti da internet, al cui interno sono nati sistemi di libera comunicazione e diffusione di file, come I2P e Freenet.
Nei primi BBS presero origine i movimenti che inneggiavano alla libera circolazione e condivisione di software (shareware, freeware) e che favorivano lo scambio di programmi non protetti da limitazioni di copie; basti pensare che giochi come Doom e Wolfenstein acquisirono la loro grande notorietà solo dopo essere stati diffusi liberamente nei BBS.
I BBS erano inizialmente luoghi destinati ad esperti o appassionati di alto livello in quanto per accedere alle loro funzioni erano necessarie competenze tecniche non indifferenti, per questo divennero le corsie di comunicazione preferenziale per diverse generazioni di hacker che contribuirono con questo sistema alla nascita di quello che sarebbe diventato Internet.